Dalla solitudine dell'individuo per giungere alla realizzazione della fratellanza universale: io, tu o noi?


In questo periodo storico che stiamo vivendo per i gravi eventi che si stanno verificando ci siamo allontanati dagli altri, ci siamo chiusi in noi, siamo diventati egoisti, fragili, opportunisti. L'IO ha preso il sopravvento e viene difficile relazionarsi con gli altri, le paure ci hanno confuso... Ma rivedere il passato (guerre, pestilenza, terremoti,...)  ci deve incoraggiare a cambiare.
La Prof.ssa Dolores Doria ha ribadito che "il cambiamento" deve arrivare da NOI e che ogni singolo deve impegnarsi per far sì che avvenga il cambiamento, senza lasciarsi andare inermi, come se non ci fosse un domani. La relatrice, inoltre, afferma che noi "Volontari", col nostro servizio rivolto al prossimo, siamo un "grande esempio", siamo come il faro per i naviganti.
Io accolgo o allontano l'altro? Io lo vedo come un fratello o un nemico?
Io penso che, di fronte a qualsiasi evento o problema, condividere sia una risorsa?
Da qui analizziamo alcuni concetti.
La democrazia: scelta del popolo per governare.
Purtroppo oggi assistiamo all'arte di far credere al popolo che governi, ma altri stringono il potere nelle proprie mani. La libertà e la giustizia vacillano.
L'economia è basata sull'esclusione.
I mezzi di comunicazione delle volte ci aiutano a comunicare velocemente, a volte ci allontanano vertiginosamente. Tutto il mondo è interconnesso, ma è una connessione virtuale, non reale.
La guerra è un fallimento dell'umanità e nel mondo ci sono ben 44 focolai di guerra.
Si può parlare di disimpegno morale, in quanto si continua a far del male agli altri per poter far del bene a noi stessi.
Jung afferma "La persona è se stessa quando è capace di compiere un atto di donazione totale di sé per l'altro" e  Fromm "la persona si realizza donandosi non affermando se stessa sull'altra"
Noi dovremmo esser grati per essere al mondo, grazie all'umanità precedente "io sono qui grazie a qualcuno "
Ognuno di noi dovrebbe continuare a generare un mondo aperto, uscendo  da sé stesso per trovare negli altri un accrescimento di essere e tendere alla comunicazione universale e giungere alla comunione universale.
I diritti non hanno frontiere, educare al dialogo significa sempre volere il bene dell'altro seguendo l'etica delle relazioni internazionali: l'appello del forestiero, l'accoglienza dei migranti, lo sviluppo solidale, il principio di gratuità, la governance globale.
La politica dovrebbe essere la forma più alta di carità per il bene comune, per i diritti umani, escludendo ogni forma di corruzione.
Con la Giornata Internazionale delle Coscienze si sviluppa il rispetto per l'altro, l'arte diventa incontro e si possono costruire ponti e giungere alla fratellanza umana USCIRE DALL'IO ANDARE VERSO IL TU PER DIVENIRE UMANITA'.
Stringiamo le nostre mani e insieme camminiamo dall'io al noi verso la Fraternità Universale, solo allora potremmo dire di essere fratelli nella  "Terra", bene comune.


Maria R.L.
Pina F.