IL VOLONTARIATO IN EMATOLOGIA
incontro del corso base
Giovedì 26 maggio 2022

La dottoressa Alessandra Romano, medico ricercatore presso l'università di Catania, con alle spalle esperienza negli Stati Uniti d'America, ha relazionato sull'importanza del volontario nel reparto di Ematologia.
Rispetto a 15 anni fa, le aspettative di vita dei malati ematologici sono aumentate, grazie a nuove cure disponibili, che trasformano in molti casi la malattia da mortale a cronica, quindi curabile in day hospital.
Si instaura così una convivenza tra il malato e la malattia.
Ecco che nasce il bisogno del paziente di non restare solo con se stesso e di essere accompagnato in questa esperienza dal volontario, che può svolgere un ruolo di sentinella, cogliendo segnali che possono essere utili anche per le cure mediche.
Il paziente va informato, senza essere allarmato, per non rischiare di sviluppare un comportamento ansiogeno: verità e lealtà sono alla base del rapporto medico paziente.
Cercando di normalizzare la terapia, anche attraverso la creazione di sale in cui i pazienti possano condividere la propria esperienza, l'ospedale diventa un posto dove creare relazioni umane, un luogo sacro dove la sofferenza accomuna e unisce.
Compito del volontario è dare conforto, dare le giuste indicazioni sul totem, spiegare ai parenti in sala d'attesa cosa succederà ai congiunti.

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Il paziente cronico: percorso di una vita tra cura e "care"

È poi intervenuto il dottor Roberto Lisi che ha parlato di talassemia molto diffusa nella nostra Sicilia.

Ha spiegato come questa patologia è cronica e impatta la quotidianità del paziente.

Anche il dottore Lisi afferma che il ruolo dei volontari è molto importante nell'accettazione della cronicità della patologia.

Suggerisce ai volontari di fare sempre percorsi di formazione sulla comunicazione e sull'ascolto attivo e passivo: regole fondamentali per essere dei volontari efficaci ed empatici.

 
Domenico P. (corsista)